Comprare casa è senza dubbio un grande passo, sotto molti punti di vista ma soprattutto da una prospettiva finanziaria. Questo perché in un’unica transazione viene mobilitata una somma di denaro che potrebbe valere da sola l’equivalente di svariate annualità del tuo reddito.

Perciò, quali sono gli strumenti che potrebbero tornarti utili per ottenere tutta la liquidità necessaria per comprare casa? In primis, il mutuo ipotecario con cui potrai finanziare una parte consistente del tuo acquisto.

In secondo luogo, potrebbe esserti d’aiuto anche il tuo datore di lavoro. In che modo? Concedendoti un anticipo del TFR.

Il TFR è una somma di denaro che va crescendo ogni mese di lavoro e c’è la possibilità di richiederne una parte già maturata, a condizione di provare che la richiesta di anticipo serva per l’acquisto della prima casa.

Per richiedere l’anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa è necessario seguire determinati passaggi, che ora andremo ad analizzare passo dopo passo.

Di seguito, ti illustriamo tutto ciò che c’è da sapere sulla richiesta di anticipo sul TFR.

 

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Anticipo TFR per l’acquisto della prima casa: tutto ciò che devi sapere

L’anticipo del TFR, in generale, può essere richiesto senza addurre delle motivazioni specifiche al proprio datore di lavoro – che potrà così decidere liberamente di concederlo o meno – ma deve obbligatoriamente concesso in tre casi:

  • Acquisto o ristrutturazione o costruzione della prima casa, per sé o per i figli
  • Spese sanitarie per interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche
  • Spese sostenute durante il congedo parentale, il congedo per studio o per formazione

Per quanto ci compete come argomento vicino al settore immobiliare, l’anticipo del TFR può dunque essere richiesto dai lavoratori dipendenti per coprire le spese relative all’acquisto della prima casa. Ma nota bene: questo è un diritto per tutti i lavoratori dipendenti che abbiano raggiunto almeno gli 8 anni di anzianità lavorativa.

Analizziamo nel dettaglio tutte le informazioni utili per la richiesta del TFR:

    1. Chi può farne richiesta? I requisiti soggettivi
    2. In che modo va effettuata la richiesta?
    3. Quanto è possibile richiedere e in quanto tempo?
    4. Tassazione sull’anticipo TFR per la prima casa

Proseguiamo ora esaminando insieme ciascun punto.

 

Chi può farne richiesta? I requisiti soggettivi

Non tutti i lavoratori dipendenti possono richiedere l’anticipo del TFR. Come abbiamo già detto, secondo le normative attuali la richiesta può essere effettuata da chi lavora come dipendente da almeno 8 anni presso lo stesso datore di lavoro. Inoltre, la richiesta di anticipazione del TFR non deve essere superiore al 70% sul trattamento cui il lavoratore avrebbe diritto nel caso di liquidazione maturata.

Occorre fare un ulteriore step, ovvero una selezione tra i lavoratori privati dai dipendenti pubblici: questa diversificazione implica criteri differenti per la richiesta di anticipo.

Per quanto riguarda i lavoratori privati, la destinazione del TFR segue alcune regole base:

  • Se i lavoratori hanno destinato il TFR in azienda, il datore di lavoro può rifiutare la richiesta, nel caso in cui oltre il 4% della forza lavoro aziendale abbia già ottenuto l’anticipo del TFR
  • Nel caso in cui il TFR sia stato destinato a un fondo pensione, al contrario, non esiste un limite alla quantità di aderenti al fondo che possono accedere all’anticipo.

Ad ogni modo, il rispetto del limite del 4% non obbligatorio per il datore di lavoro, poiché l’azienda può anche decidere di approvare più di una richiesta.

Dall’altra parte, per ciò che concerne i dipendenti pubblici la questione è più complessa, poiché vi sono indicazioni ambigue.

Nella fattispecie, alcuni dei dipendenti pubblici assunti prima del 2001 sono soggetti a TFS –  vale a dire Trattamento di Fine Servizio – invece che al TFR. Di fatto, secondo le normative attuali, per questo gruppo di lavoratori non è possibile richiedere l’anticipo del TFS in nessun caso.

Mentre ciò che risulta ancor più fuorviante è il caso dei dipendenti pubblici che hanno maturato il TFR. Le normative attuali non prevedono la possibilità di effettuare la richiesta di anticipo all’INPS.

L’approvazione della richiesta di anticipo può essere ottenuta se l’acquisto della prima casa riguarda se stessi o i propri figli, mentre non è riconosciuta come valida se riguarda l’acquisto della seconda casa.

 

In che modo va effettuata la richiesta?

Per fare la richiesta di anticipo TFR per l’acquisto della prima casa, dovrai presentare un apposito modulo. Ricordati che la richiesta non può essere presentata per più di una volta per lo stesso immobile, ma solo in caso di vendita e riacquisto di una nuova abitazione.

Nello specifico, la richiesta scritta va consegnata a mano o mandata con raccomandata al datore di lavoro e deve contenere:

  • Le tue generalità
  • La richiesta di anticipazione del TFR
  • Il numero di anni che hai lavorato per l’azienda
  • La percentuale del TFR di cui vuoi richiedere l’anticipazione
  • Data, luogo e firma

Una volta consegnata la richiesta di anticipo, il datore di lavoro avrà la responsabilità di occuparsene. Mentre tu avrai l’obbligo di provare che la richiesta è stata effettuata per l’acquisto di una prima casa. Per farlo è necessario presentare un atto notarile o un documento sostitutivo.

Se la richiesta verrà accettata, il datore dovrà firmare la richiesta per ricevuta e accettazione. Nel caso di diniego il datore dovrà a sua volta rispondere al dipendente in forma scritta.

Quanto è possibile chiedere e in quanto tempo?

Per quanto riguarda i tempi di risposta alla richiesta, solitamente è necessario attendere qualche giorno affinché il datore di lavoro se ne possa occupare, effettuando i dovuti controlli per poi evadere la liquidazione al lavoratore.

Mentre per quanto riguarda l’importo, vi sono dei limiti che dipendono dalla destinazione del TFR:

  • Chi lascia il TFR in azienda può richiedere la liquidazione fino al 70% delle somme già maturate
  • Se invece il TFR è destinato ad un fondo pensionistico, può essere erogato fino al 75% della somma già maturata.

Bada bene: essendo il TFR una liquidazione anticipata, le somme richieste in anticipo non saranno più erogate al momento della fine del rapporto lavorativo.

 

Tassazione sull’anticipo TFR per la prima casa

Per l’anticipo del TFR vige la tassazione separata regolamentata dall’articolo 17 del TUIR.

Secondo le norme attuali, viene imposto il principio di equità dell’imposizione fiscale, secondo cui il reddito prodotto in più anni lavorativi non viene tassato secondo le aliquote annuali di riferimento riguardanti il periodo di incasso, ma tenendo in considerazione un’aliquota media.

L’art.19 del TUIR prevede nuove disposizioni per ciò che riguarda la separazione tra rendita o rivalutazione e capitale. In pratica, la rendita è tassata con un’aliquota annua dell’11%, mentre il capitale viene tassato solo al momento della liquidazione: in un primo momento in modo provvisorio da parte del datore di lavoro in quanto sostituto d’imposta; in un secondo momento in modo definitivo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Le nuove disposizioni riguardano solamente la parte di TFR maturata dal 2001. Mentre per la parte maturata fino al 2000 valgono le norme previste dall’art. 19, del TUIR previgente.

Pertanto occorre fare una distinzione tra il TFR maturato fino al 31/12/2000 (ossia tassato secondo le vecchie regole) e il TFR maturato a partire dal 01/01/2001. In questo caso è necessario separare le voci relative al TFR accantonato e alla rivalutazione:

  • La rivalutazione è soggetta ad imposta sostitutiva annua nella misura dell’11%
  • Il TFR accantonato viene tassato, all’atto dell’erogazione da parte del datore di lavoro, provvisoriamente secondo criteri specifici
  • L’Agenzia delle Entrate provvede in seguito alla tassazione definitiva basandosi sul reddito medio complessivo che è stato dichiarato dal lavoratore negli ultimi cinque anni precedenti alla maturazione del diritto al TFR
  • Nel caso di richiesta di anticipo del TFR per l’acquisto di una prima casa, per sé o per i propri figli, la tassazione è fissa al 23%

 

Ecco cosa serve per richiedere l’anticipo del TFR per l’acquisto sulla prima casa

Per fare un passo importante come comprare casa, ogni fonte di liquidità ti potrà tornare estremamente utile. La richiesta di anticipo del TFR per l’acquisto della prima casa ti permetterà così di ottenere una somma di denaro consistente per poter concludere l’affare di compravendita immobiliare.

 

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Redazione WeAgentz

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