Sul nostro blog vi abbiamo proposto spesso temi caldi e ad alto contenuto tecnologico come quelli della realtà virtuale (VR) ed aumentata (AR), foto e video a 360°, virtual tour, planimetrie tridimensionali. Anche oggi riproponiamo lo stesso argomento, poiché abbiamo raggiunto uno dei co-fondatori di ImmobilTour, una nuova realtà che calata all’interno dell’ecosistema Real Estate italiano, si propone di fare un altro passetto in più, inserendo il virtual tour all’interno di un servizio completo verso il cliente anche dal punto di vista puramente tecnico degli immobili, ma comunque finalizzato alla vendita.
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Un progetto ambizioso e ad ampio respiro quello di Marco Pigliacampo ed il suo staff, che da Pesaro grazie alla start-up innovativa ImmobilTour si propongono di portare innovazione nel settore delle compravendite immobiliari. L’obiettivo è quello di semplificare il processo delle transazioni immobiliari, offrendo inoltre servizi specializzati come il controllo degli adempimenti burocratici obbligatori per la vendita, fino alle proposte di ristrutturazione.
Innanzitutto ti ringraziamo per averci concesso questa intervista, Marco. Ma ora raccontaci: com’è nata l’idea di ImmobilTour?
Circa due anni fa, noi attuali soci fondatori eravamo collaboratori di una società di ingegneria. Un giorno, Luca, che è appassionato di viaggi e di fotografia, porta al lavoro una fotocamera col doppio obbiettivo che poteva realizzare foto sferiche, dicendomi che l’avrebbe utilizzata per il prossimo viaggio.
All’epoca stavo cercando casa, un incubo, link di decine e decine di immobili salvati sul blocco note del PC, minuti illimitati di telefonate e soprattutto tanto tempo perso a visitare case che non corrispondevano alle richieste (una camera in meno, senza cantina, un solo balcone), allora rivolgendomi a Luca dico: “E se utilizzassimo la tua fotocamera per le case in vendita? Dopo il lavoro non perderei un’ora per arrivare all’appuntamento, per poi vedere una casa che non mi interessa. Se l’agente immobiliare o il proprietario mi mandassero le foto 360 per email o via Whatsapp le guarderei comodamente da casa”. Luca mi rispose: “Io potrei fare le planimetrie 3D e i render”, ci siamo guardati, abbiamo sorriso e abbiamo capito che poteva essere una grande idea!
Spiegaci in poche parole che cos’è ImmobilTour e qual è il valore aggiunto che vi prefiggete di apportare agli utenti.
Il nostro punto di forza non è tanto realizzare foto a 360° negli immobili, bensì un virtual tour con planimetria 3D referenziata che corrisponde allo stato di fatto dell’immobile: il visitatore potrà “navigare” tra le stanze dell’immobile in completa autonomia, potendosi orientare con la planimetria 3D di ogni piano. Il nostro Staff Tecnico è in grado di offrire inoltre servizi tecnici completi (verifiche documentali, verifiche di conformità…), garantendo una vendita veloce e sicura.
Per ogni immobile realizziamo una pagina dedicata, nella quale l’utente può caricare documentazioni e gestire l’agenda delle visite e sopralluoghi, rendendo molto veloce ed efficace il flusso di lavoro in back-end. Inoltre cerchiamo anche di valorizzare l’immobile con proposte di intervento, su quegli immobili che necessitano di una ristrutturazione.
Il mercato della Virtual Reality è in grande espansione. Acquisizioni miliardarie di start-up sono all’ordine del giorno e, secondo Goldman Sachs, il solo mercato della Virtual Reality varrà globalmente $80 miliardi entro il 2025. Come intendete differenziarvi all’interno di un mercato così affollato?
Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione digitale e la virtual reality integrata nei device è uno strumento potentissimo. Noi di ImmobilTour non ci andiamo a misurare su come produrre i virtual tour (la qualità delle immagini la migliori utilizzando macchine e software più performanti), ma sull’utilizzo che ne viene fatto e su questo punto crediamo di differenziarci.
Nei principali portali immobiliari italiani spesso si utilizzano virtual tour o semplicemente foto a 360° di pessima qualità, tramite i quali risulta però è impossibile orientarsi, servono soltanto ad indicizzare un immobile già sponsorizzato. Infatti, il VT nella maggior parte dei casi non è ben visibile nella ricerca, dunque i portali diventano funzionali esclusivamente per la grande quantità di immobili che ospitano, piuttosto che per l’apporto di innovazione tecnologica.
Noi crediamo che il virtual tour debba essere lo strumento principale di promozione dell’immobile, la sua vetrina, perché se ben realizzato permette al visitatore di evitare visite di immobili a cui egli non è interessato, ed al venditore di razionalizzare le visite. Realizziamo una pagina dedicata per ogni immobile, in cui è possibile visitarlo in modalità Virtual Reality e successivamente verificarne la descrizione e le informazioni aggiuntive.
Anche se ci comporta una mole di lavoro superiore ai nostri competitor, crediamo che la planimetria 3D con i riferimenti automatici di ogni ambiente sia la “bussola” per orientarsi in un virtual tour. Planimetria e foto 360 non devono essere mai separate, infatti capita anche quando si visita fisicamente un immobile che abbiamo bisogno di una planimetria (possibilmente leggibile, non tutti sono tecnici che sanno leggere una planimetria catastale) per renderci conto della distribuzione degli ambienti.
Qual è la vostra esperienza nel mercato immobiliare italiano e come credete che esso evolverà nel prossimo futuro?
Quando abbiamo cercato casa nel modo tradizionale, servendoci dei portali immobiliari e delle agenzie, è stato molto impegnativo: si perde tantissimo tempo, e l’offerta di immobili ad oggi è enorme. Come professionisti, lavoriamo nel mondo dell’edilizia come tecnici, abbiamo riscontrato che mediamente 7 immobili su 10 presentano delle difformità urbanistiche e catastali, tanto che a volte una compravendita può slittare di alcuni mesi, complici maggiori controlli di banche e notai, e questo porta notevoli disagi ai privati ignari. Bisogna inoltre ricordare che oltre il 70% degli immobili ha più di 40 anni di vita e che necessita di essere ristrutturato, quindi bisogna fare bene i conti prima di acquistarlo.
Il futuro del mercato immobiliare deve necessariamente passare per una innovazione tecnologica. In passato questo passaggio è avvenuto dal cartaceo al web, poi dai siti web ai portali immobiliari. Il risultato è stato un’esposizione e visibilità enorme, gli operatori del settore hanno saturato di immobili i portali diminuendo l’efficienza di vendita. Nei portali immobiliari un immobile vale l’altro, le uniche discriminanti sono il prezzo e la posizione, le descrizioni chilometriche non vengono neanche viste dall’utente medio che viene catturato dall’immobile in meno di 3 secondi dalla “foto vetrina”. La domanda, negli ultimi anni, è sempre stata costante, ma è diminuita la capacità di acquisto da parte delle famiglie, per difficoltà di accesso al credito e pochi risparmi. Crediamo che in futuro i professionisti della mediazione dovranno dotarsi di servizi tecnologici sviluppati, i virtual tour sono “l’uovo di Colombo” alla portata di tutti anche a costi ragionevoli, se ben fatti fanno risparmiare tantissimo tempo.
A nostro modo di vedere, l’utilizzo della tecnologia integrata al web sono l’upgrade dei portali immobiliari e le foto a 360 con planimetria l’evoluzione di planimetrie catastali e foto a grandangolo. Il mercato immobiliare non subirà più delle impennate di prezzo e bolle speculative, la crisi finanziaria ha messo in difficoltà il settore bancario. Senza l’accesso al credito, è inevitabile che i prezzi devono diminuire, perché il potere di acquisto è basso, quindi i mediatori devono vendere molti più immobili a prezzo più basso per eguagliare i ritmi di 10 anni fa, avendo molti più costi, vedi i portali e le tante visite prima di concludere la vendita.
Quali sono secondo te i benefici che ImmobilTour, oltre all’intero mercato della Realtà Virtuale, può apportare agli agenti immobiliari italiani?
ImmobilTour permette a tutta la filiera di risparmiare tempo, soprattutto per chi vende l’immobile. Come abbiamo detto siamo tecnici, quindi segnaliamo subito se si dovessero presentare delle difformità che invaliderebbero la compravendita. Crediamo che il nostro virtual tour possa filtrare tutte le persone che non sono interessate alla distribuzione degli ambienti o che non hanno budget per poterlo ristrutturare, visto che offriamo come servizio anche una proposta di ristrutturazione.
Al momento ci consideriamo un “multicanale” aggiuntivo, nel senso che i nostri immobili sono accessibili tramite link dedicato ovunque (dai portali immobiliari, via email, via Whatsapp, dal sito web dell’agenzia, ecc…): non sostituiamo i canali tradizionali, ma integriamo agevolmente con essi. Il nostro modo di lavorare e il workflow per concludere il servizio è ben strutturato e non chiediamo agli agenti di anticipare investimenti in strumentazioni o abbonamenti vincolanti, ragioniamo sul singolo immobile e ci carichiamo anche dell’onere di scattare le foto sferiche, in modo tale da realizzare un servizio il più possibile omogeneo.
A quali tipologie di clienti si rivolge il vostro servizio?
Il nostro servizio si rivolge a tutti quei soggetti che in qualche modo sono coinvolti nella vendita di un qualsiasi immobile (sia ad uso residenziale che ad uso commerciale): privati, agenzie immobiliari, enti, società, ecc… A nostro parere il servizio può avere degli sbocchi anche nel settore turistico, in particolare quello alberghiero, nel quale c’è un forte parallelismo col settore immobiliare. Infatti ci si affida quasi esclusivamente alla visibilità sui portali e, a parte gli alberghi di lusso, settore che difficilmente subirà mai crisi, tutto il resto dell’offerta disponibile è in forte competizione.
Dal punto di vista del prodotto, avete già avviato le sperimentazioni ed eventuali partnership? Quali risultati avete ottenuto e quali sono i vostri obiettivi per gli anni a venire?
La piattaforma è online e abbiamo terminato la fase di prototipazione, siamo ora in fase testing per migliorare i flussi di lavoro. Come partnership abbiamo avviato dei contatti con due importanti realtà del real estate che hanno capito l’importanza dei nostri servizi.
Nei prossimi due anni faremo raccolta contratti e convenzioni, il nostro obbiettivo è fare breccia nel mercato dei privati, che al momento sono quelli che apprezzano di più i nostri servizi, per attrarre ancora di più gli agenti immobiliari. La nostra metodologia di condivisione dell’appartamento tramite link multicanale permette una collaborazione e una velocità di scambio con gli agenti molto importante.
Gli agenti immobiliari che frequentano il nostro blog sono sempre particolarmente curiosi riguardo alle strategie di promozione. Con ImmobilTour quali canali presidiate e come operate a livello di marketing?
Il marketing è un investimento ad alto potenziale e di conseguenza ad alto rischio, che può rendere tantissimo così come può portare a perdere tanto denaro. A nostro modo di vedere, bisognerebbe diversificare le strategie proprio come si fa per i risparmi. Guardate quello che sta accadendo sui portali: non basta più pagare tanto per essere fra i primi 5 annunci, cosa che al massimo si può fare per gli immobili più appetibili, e purtroppo non si ha la possibilità di profilare automaticamente chi chiede di vedere l’immobile. Tutto questo si traduce in visite non proficue, in quanto chi è venuto a vedere l’immobile, anche se profilato successivamente, solo sul posto si accorge che certe caratteristiche non sono adatte alle sue esigenze.
Con ImmobilTour innanzitutto si gestisce un link che si può mandare in risposta a qualsiasi richiesta (email, messaggio diretto…), il virtual tour è integrabile sul sito web dell’agenzia e quindi indicizzabile per le campagne Google SEO, è possibile postarlo sui social e quindi indicizzare i target di riferimento a pagamento. Possiamo realizzare un piccolo video preview, e quindi inserirlo come contenuto su YouTube e social ad impatto come Instagram, infine è possibile visualizzare il VT direttamente dai portali immobiliari. In pratica si possono differenziare al massimo i canali e la platea di pubblico, senza essere sommersi da visite e richieste non concludenti in quanto crediamo che il nostro VT è in grado di incoraggiare chi è veramente interessato e scoraggiare chi non lo è, perché si sposta l’attenzione su una visita del tutto paragonabile a quella che si fa di persona.
L’obiettivo deve essere vendere l’immobile a chi lo sta cercando nel più breve tempo possibile, e non sperare di farlo gestendo numeri impressionanti di persone che non lo acquisteranno: in fin dei conti l’immobile lo compra una persona sola, quella che lo sta cercando!
Come start-up vi considerate una born global oppure intendete specializzarvi solo sul mercato italiano, se non in determinate aree d’Italia?
In questo momento siamo orientati esclusivamente sul territorio nazionale, che non è ancora in atteggiamento particolarmente disponibile nel cercare di migliorare lo stato di – mi passi il termine – “Giungla Immobiliare”. Noi nasciamo proprio in risposta alla complessità del settore immobiliare, e complicarci la vita è una cosa tipica italiana. Ci tengo a sottolineare che siamo tecnici, oltre a servizi di impatto visivo offriamo servizi professionali a supporto della vendita. Solo dopo esserci passati si sanno quanti adempimenti bisogna soddisfare prima della vendita e finché non sorge il problema si è del tutto ignari (conformità catastale, conformità urbanistica, sanatorie, APE, atto di vendita originale, compromesso, tasse, bolli, ecc…), quindi operiamo proprio in risposta alla particolarità del nostro Paese.
Indubbiamente, anche altri Stati avranno problematiche analoghe, ma sicuramente meno complicate della nostra legislazione: se diventiamo bravi per le cose complicate sapremo sicuramente affrontare bene le cose più semplici. Per il momento ci concentriamo a diventare una realtà importante italiana, poi crediamo che il nostro format, adattabile alle altre legislazioni, sia esportabile.
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Chi è Marco Pigliacampo
Nasco a Bologna nel 1990, per poi trasferirmi subito a Pesaro con la mia famiglia. Mi diplomo all’istituto Genga per geometri di Pesaro, e nel 2014 mi laureo in Ingegneria Civile a Bologna. Durante gli anni universitari comincio ad affacciarmi al mondo del lavoro collaborando in diversi Studi di Progettazione di Bologna, sia come tirocinante che come collaboratore. Una volta laureato entro in una grande realtà aziendale bolognese per tre anni come progettista edile. Mi sposo e arriva il primo figlio, insieme a mia moglie decidiamo di tornare a Pesaro e contestualmente, spinto dal mio carattere coraggioso e intraprendente, decido con i miei attuali soci (allora colleghi) di avviare una start-up, la Smart Project Consulting Srl, e attraverso questa dare vita ad ImmobilTour. Dopo poco tempo, una bella nuova notizia: è in arrivo anche un altro figlio. Insomma sono stati anni di grandi nascite: i miei figli e ImmobilTour. Ora è necessario farli crescere bene e assisterli con intelligenza in questo percorso.
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